Cinque arresti a Catania per corruzione in appalti pubblici

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Indagati imprenditori e pubblici ufficiali

Corruzione per l’aggiudicazione di lavori pubblici. I finanzieri del Comando provinciale di Catania hanno eseguito nelle provincie di Catania, Enna, Ragusa e Caltanissetta un’ordinanza con cui il gip etneo ha disposto misure cautelari a carico di sei persone tra pubblici ufficiali e imprenditori. Sono accusati di corruzione, turbata libertà degli incanti e falso in atto pubblico, in relazione a lavori pubblici in provincia di Catania.

C’e’ anche Natale Zuccarello, ex ingegnere capo del Genio Civile di Catania, adesso in pensione, tra le cinque persone arrestate dalla guardia di finanza del comando provinciale nell’ambito dell’inchiesta ‘Genius’ della Procura distrettuale su presunti ‘favori’nella concessione dilavori pubblici nella provincia etnea. 

Arresti domiciliari per un funzionario del Genio civile. I reati ipotizzati dal Gip sono corruzione, turbata libertà degli incanti e falso in atto pubblico. In carcere sono stati condotti anche un dirigente del genio civile.

Al centro delle indagini dei militari del Nucleo di polizia economico-finanziaria della Guardia di finanza di Catania presunti ‘favori’ di dirigenti e funzionari del Genio civile di Catania, “in cambio di soldi o altre utilità’’, ad altrettanti imprenditori per l’assegnazione di tre commesse pubbliche per un valore complessivo di quattro milioni. I bandi al centro delle indagini sono: il consolidamento di dissesti stradali, causati da smottamenti, ad Aci Catena; la sistemazione e all’ammodernamento di una strada provinciale etnea; i lavori di recupero e la messa in sicurezza per gli utenti e i lavoratori del porto di Catania.

Dall’inchiesta della Procura di Catania emerge che per i lavori relativi al dissesto delle strade del Comune di Aci Catena Natale Zuccarello e Saverio Verde avrebbero redatto un falso verbale, in cui sarebbe stato attestato l’aggravamento dello stato di dissesto nella zona ‘collina Vampolieri’ con conseguente aumento della somma originariamente prevista per i lavori, da 150mila a 260mila euro, dell’importo dell’appalto dei lavori assegnati alla ‘Nurovi’ di Gela. Per la sistemazione della strada provinciale 192, secondo l’accusa, Zuccarello e Verde, con la complicita’di Ignazio Carbonaro, “avrebbero falsificato il verbale di selezione delle ditte che avrebbero dovuto partecipare alla gara per l’aggiudicazione dei lavori, attestando di essersi riuniti e aver estratto a sorte le ditte partecipanti, in realtà già da loro precedentemente individuate”.

Per questi due episodi, contesta la Procura, “Nunzio Adesini e Rocco Mondello avrebbero consegnato a 5 mila euro a Zuccarello, promettendone altri 25 mila a lui e 5 mila a Verde”. Per la sistemazione del porto di Catania nel 2018, e’emerso dalle indagini, che “Zuccarello avrebbe ricevuto da Nunzio Adesini una somma di denaro, di importo ancora imprecisato, per l’aggiudicazione dei lavori alla ‘Nurovi’.

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